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Il sindaco pescatore

Tratto dall’omonimo libro di Dario Vassallo, fratello di Angelo, con la regia di Enrico Maria Lamanna, "Il sindaco pescatore" è lo spettacolo proposto dal Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con le associazioni Libera e Avviso Pubblico e la fondazione Angelo Vassallo, per celebrare la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle Mafie”, alla presenza dello stesso Dario Vassallo e di alcuni Sindaci della nostra Regione. La serata, a cui ha partecipato una rappresentanza del Liceo "Da Vinci-Agherbino" di Noci, si è aperta con un significativo discorso del presidente Michele Emiliano,  il quale, rivolgendosi in particolar modo ai giovani ospiti, ha voluto esortarli in primis “allo studio, a coltivare la consapevolezza della Bellezza del nostro territorio e sentirci ancorati al desiderio di responsabilità sociale”.

Imperativi cari al protagonista dello spettacolo, Antonio Vassallo, rimasto ucciso in un presunto attentato nel settembre del 2010 per mano della Camorra, sindaco di Pollica divenuto simbolo di tutti coloro i quali si sono impegnati, si impegnano e si impegneranno nella lotta contro la criminalità organizzata, insinuatasi ormai anche nelle Pubbliche Amministrazioni. Antonio Vassallo era un uomo semplice ma acculturato, un eroe terreno e, purtroppo, mortale, discendente di pescatori da più di due generazioni (da questo il nome Il sindaco pescatore), le cui uniche colpe sono state la dedizione ai suoi concittadini, a cui ha sempre prestato servizio in ogni modo gli fosse possibile, la fede nella legalità, l’onestà, l’ambiente, il rifiuto del silenzio e della sottomissione che da sempre infestato le strade dei piccoli centri.

Lo spettacolo, tenutosi presso il Teatro Petruzzelli, simbolo della comunità pugliese, è risultato ancor più coinvolgente e toccante grazie ad un superlativo Ettore Bassi, il quale, nei panni di Antonio Vassallo, ha condotto un monologo ripercorrendo i punti salienti della vita, non solo politica, del sindaco pescatore, immaginando un possibile discorso al suo assassino, ancora oggi sconosciuto, nei secondi prima che questi premesse brutalmente e senza scrupoli quel fatidico grilletto. La scenografia povera, le luci intervallate, hanno fatto sì che l’attenzione degli spettatori si concentrasse unicamente su Ettore Bassi, sulle sue battute cariche di enfasi, sui suoi movimenti, sui colpi di scena e gli oggetti, che hanno suscitato la commozione e infine la standing ovation di tutti i presenti.

Al contempo i giovani attori in erba della scuola di teatro “In S’cena” di Bari, che hanno accompagnato molte delle azioni di Bassi, hanno fanno da cornice a tutta la rappresentazione. Tra questi, sul finire dello spettacolo, si è contraddistinto uno in particolare, poiché ha avuto l’onore di rappresentare Antonio Vassallo all’inizio della sua carriera politica, mentre indossava per l’appunto la fascia di primo cittadino. Bassi ha concluso con il monito probabilmente più significativo di tutta la rappresentazione: “E se l’ho fatto io, che ero un pescatore, potete farlo pure voi”.

 

Info Redazione di Istituto IIS “Da Vinci – Agherbino”: Annachiara Totaro

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